Cos’è il trattamento Felc Plexr e come funziona



Il trattamento Felc Plexr è una tecnica di medicina estetica che utilizza il plasma per contrarre e rimodellare i tessuti cutanei senza bisturi e senza suture.

L’energia genera micro-punti controllati sullo strato più superficiale della pelle, con un effetto immediato di “accorciamento” dei tessuti e una stimolazione progressiva del collagene. L’obiettivo è migliorare lassità, rughe sottili, macchie selezionate e piccole cicatrici, con particolare richiesta nella zona palpebrale per la cosiddetta blefaroplastica non chirurgica.

Il principio chiave è la “sublimazione” dell’epidermide in punti millimetrici, che crea una rete di micro-lesioni controllate. La pelle circostante resta integra, i tempi di recupero sono generalmente più brevi rispetto alla chirurgia e il trattamento si può eseguire in ambulatorio con anestesia topica. In questa guida trovi come funziona il Felc Plexr, per chi è indicato, i risultati attesi, i tempi di guarigione e come scegliere il professionista giusto.

Che cos’è il Felc Plexr: tecnologia al plasma e principio di “sublimazione”

Felc Plexr è un dispositivo medicale che lavora con il “plasma”, il quarto stato della materia, per contrarre in modo mirato i tessuti cutanei senza incisioni. Il manipolo crea un micro-arco elettrico che ionizza i gas atmosferici tra la punta e la pelle, generando un’energia termica molto localizzata. Non c’è contatto diretto con la cute: il micro-arco tocca solo la superficie in punti millimetrici, dove si formano micro-puntini scuri che cadranno nei giorni successivi. L’obiettivo è accorciare la pelle lassista e migliorare texture e microrughe in aree delicate, in particolare le palpebre.

Il meccanismo chiave è la “sublimazione” degli strati epidermici superficiali, cioè il passaggio diretto dallo stato solido a quello gassoso delle cellule più esterne. Questa micro-ablazione controllata provoca disidratazione selettiva e un’immediata retrazione dei tessuti per effetto termico, creando un pattern a “griglia” di micro-lesioni separate da cute sana. La pelle integra circostante funge da ponte di guarigione, riducendo i tempi di recupero rispetto a trattamenti più invasivi. Nel medio periodo, lo stimolo termico favorisce rimodellamento del collagene e neocollagenesi, con miglioramento progressivo della compattezza.

Plexr non è un laser e non è radiofrequenza: non utilizza una lunghezza d’onda luminosa né diffonde calore in profondità come la RF frazionata. L’effetto è estremamente superficiale e focalizzato, limitando la diffusione termica oltre il punto trattato. Questo rende la tecnologia adatta a zone sottili e curve, come il bordo palpebrale, dove alcune sorgenti laser richiedono maggiore cautela. Il medico regola energia, durata dell’impulso e densità dei punti per ottenere contrazione omogenea evitando sovrapposizioni eccessive.

Cosa si vede durante e dopo: i punti trattati appaiono come micro-crosticine (carbonizzazione superficiale) allineate in file. Nei giorni seguenti le crosticine si seccano e si staccano spontaneamente, lasciando un eritema rosa temporaneo. La contrazione è visibile subito come effetto “tightening”, mentre il miglioramento della grana cutanea si consolida in settimane con la maturazione del collagene. Le aree più richieste sono palpebre superiori e inferiori, zampe di gallina, rughe periorali sottili, piccole cicatrici selezionate e alcune discromie superficiali valutate caso per caso.

Perché si parla di precisione: il micro-arco si attiva solo a frazioni di millimetro dalla cute, così da concentrare l’energia sugli strati cornei ed epidermici. La disposizione “a punti” consente di personalizzare l’intensità, lasciando isole di tessuto sano tra un punto e l’altro per favorire una guarigione rapida. L’assenza di tagli, suture e anestesia infiltrativa colloca Felc Plexr tra i trattamenti ambulatoriali non chirurgici con downtime contenuto, fermo restando che l’esito dipende da selezione del paziente, parametri corretti e mano del medico.

Come si svolge una seduta: preparazione, passaggi e cosa si sente

Valutazione e preparazione: il medico esamina la zona, verifica indicazioni e controindicazioni, fotografa per il confronto e definisce i parametri. Si applica una crema anestetica topica per 20–40 minuti, poi si deterge e si asciuga la pelle. Si protegge l’area con occhiali o schermature in caso di zona perioculare. In alcuni casi si consiglia sospensione di retinoidi e acidi per 5–7 giorni e fotoprotezione rigorosa nei giorni precedenti. La pelle deve essere integra, senza infezioni attive o dermatiti nella sede da trattare. Si firma il consenso informato e si spiegano i tempi di recupero attesi.

La seduta passo dopo passo: con il manipolo si erogano micro-archi di plasma a distanza di frazioni di millimetro dalla cute, creando punti di sublimazione disposti a griglia. Il medico modula energia e densità in base allo spessore cutaneo e all’obiettivo (lifting palpebrale soft, microrughe, piccole cicatrici). Ogni impulso dura millisecondi e produce un micro-puntino scuro. La durata complessiva varia da 15 a 45 minuti secondo area e estensione. Durante il trattamento si percepisce calore pungente, spesso ben tollerato grazie all’anestetico; su zone sensibili si può avvertire bruciore transitorio. Al termine si applicano creme lenitive e schermo solare ad alta protezione, con eventuale make-up minerale solo dopo 24–48 ore, in base alle indicazioni.

Dopo la seduta cosa aspettarsi e come gestire il recovery: nelle prime 24–72 ore sono possibili edema e arrossamento, soprattutto sulle palpebre, che possono dare sensazione di tensione. Le micro-crosticine restano in sede per 5–7 giorni e non vanno rimosse: cadranno da sole lasciando un eritema rosa che può persistere 2–6 settimane. Si raccomandano detersione delicata, creme riparatrici 2–3 volte al giorno, niente sauna, piscina o palestra intensa per alcuni giorni, e fotoprotezione SPF 50+ per almeno 6–8 settimane. Evita abbronziatura, scrub, cerette, retinoidi e acidi finché il medico non autorizza. Prurito leggero e formicolio sono comuni e gestibili con prodotti lenitivi. Segnala prontamente vescicole, secrezioni anomale o dolore importante, perché potrebbe indicare irritazione o infezione

Indicazioni: blefaroplastica non chirurgica, macchie, rughe, cicatrici

Blefaroplastica non chirurgica: indicata per lassità lieve-moderata delle palpebre superiori e inferiori, pieghe sottili e aspetto stanco. Non sostituisce la chirurgia quando l’eccesso cutaneo è marcato o c’è ptosi del muscolo/ghiandole. Spesso si programma 1–3 sedute distanziate di 6–8 settimane per ottenere un lifting soft e miglior definizione del solco palpebrale. Buona opzione per chi desidera downtime contenuto e rifiuta il bisturi, purché accetti più passaggi e risultati graduali.

Rughe sottili e texture: efficace su zampe di gallina, codici a barre periorali, microrughe delle guance e “crepey skin” del contorno occhi. L’azione puntiforme accorcia la pelle e stimola neocollagenesi, migliorando grana e compattezza. Su rughe profonde o statiche marcate può servire combinazione con filler, tossina o laser, decisa dal medico in base alla priorità estetica e allo spessore cutaneo.

Discromie superficiali selezionate: alcune macchie epidermiche (lentigo solari, cheratosi seborroiche non ipertrofiche) possono beneficiare della sublimazione superficiale. La valutazione dermatoscopica è obbligatoria per escludere lesioni sospette. In presenza di melasma o fototipi scuri (IV–VI) si usano parametri prudenti o si preferiscono altri approcci per limitare iperpigmentazione post-infiammatoria.

Cicatrici e piccole imperfezioni: utile su cicatrici superficiali (acne atrofica lieve, esiti di varicella) e xantelasmi selezionati, con trattamento frazionato per ridurre i margini rialzati e uniformare la superficie. Non indicato per cicatrici cheloidee, acne attiva, infezioni cutanee, dermatiti in atto, herpes non profilassato nelle aree a rischio. Valutazione caso per caso per verruche, fibromi molli e piccole iperplasie.

Risultati, tempi di guarigione e numero di sedute

Cosa aspettarsi dai risultati: il Felc Plexr offre contrazione immediata dei tessuti visibile a fine seduta, con miglioramento progressivo nelle settimane successive grazie al rimodellamento del collagene. Sulle palpebre si nota un effetto lift soft e una riduzione delle microrughe; su zone come contorno occhi e periorale migliora texture e compattezza. La durata è variabile e dipende da età, qualità della pelle, stile di vita ed esposizione solare. In molti casi l’effetto rimane apprezzabile per mesi, con possibilità di ritocchi periodici.

Tempi di guarigione tipici: nelle prime 24–72 ore è frequente edema (soprattutto palpebre) e arrossamento. Le micro-crosticine permangono in media 5–7 giorni e cadono spontaneamente, lasciando un eritema rosa che può attenuarsi nell’arco di 2–6 settimane. Niente strappo delle croste, no scrub o calore intenso; sì a detersione delicata, creme riparatrici e fotoprotezione SPF 50+ per diverse settimane. Make-up leggero dopo 24–48 ore se il medico lo consente. Prurito e tensione sono comuni e transitori. Segnala subito vescicole, secrezioni o dolore marcato.

Quante sedute servono e mantenimento: di solito si pianificano 1–3 sedute, distanziate 6–8 settimane in base alla risposta tissutale e all’area. Per lassità marcata o eccesso cutaneo importante può essere più indicata la chirurgia. Una volta raggiunto l’obiettivo, molti pazienti effettuano richiami a 12–18 mesi per stabilizzare l’esito. In ottica combinata, il medico può suggerire skin care mirata, peeling o biostimolazione per potenziare e mantenere il risultato.

Cos’è il trattamento Felc Plexr e come funziona

Il Felc Plexr è una tecnica di medicina estetica che sfrutta il plasma per contrarre e rimodellare i tessuti cutanei senza bisturi e senza suture. Il manipolo genera un micro-arco elettrico che ionizza i gas tra punta e pelle, creando punti millimetrici di sublimazione dello strato epidermico superficiale. La pelle non viene incisa e la zona circostante resta integra, così da favorire una guarigione rapida. L’effetto è una retrazione immediata dei tessuti e una stimolazione della neocollagenesi, utile per lassità lieve, microrughe e alcune discromie superficiali.

Come si svolge una seduta e cosa si sente: prima del trattamento il medico valuta indicazioni e cautele, fotografa l’area e applica anestetico topico per 20–40 minuti. Si lavora a frazioni di millimetro dalla cute, disponendo i punti di sublimazione a griglia con energia e densità calibrate. Ogni impulso dura millisecondi e lascia micro-puntini scuri. La durata varia da 15 a 45 minuti secondo l’area. La sensazione è di calore pungente generalmente tollerabile con l’anestesia. Al termine si applicano creme lenitive e fotoprotezione alta; make-up minerale solo dopo 24–48 ore se autorizzato.

Indicazioni principali: molto richiesto per la blefaroplastica non chirurgica in presenza di lassità palpebrale lieve-moderata, pieghe sottili e aspetto stanco. Indicato per zampe di gallina, rughe periorali (“codice a barre”), microrughe delle guance e pelle crepey del contorno occhi. Utile su cicatrici superficiali selezionate e su alcune macchie epidermiche previa valutazione dermatoscopica. Non sostituisce la chirurgia quando l’eccesso cutaneo è marcato o c’è ptosi, e non è adatto a acne attiva, infezioni, cheloidi o lesioni dubbie.

Cosa aspettarsi dopo: si osserva contrazione immediata con effetto lift soft, mentre la miglioria della texture prosegue nelle settimane grazie al collagene. Le micro-crosticine persistono 5–7 giorni e cadono da sole, lasciando un eritema rosa che può durare 2–6 settimane. Sono comuni edema e arrossamento nelle prime 24–72 ore, soprattutto sulle palpebre. Servono detersione delicata, creme riparatrici, no sauna, piscina o sforzi intensi per alcuni giorni e SPF 50+ per almeno 6–8 settimane. Evita scrub, cerette, retinoidi e acidi finché il medico non li reintroduce.

Quante sedute servono e quanto dura l’effetto: in media si programmano 1–3 sedute distanziate 6–8 settimane, con possibilità di richiami a 12–18 mesi secondo età, stile di vita, esposizione solare e qualità della pelle. Per lassità importante può essere più adatta la chirurgia. L’esito è graduale e naturale, con un buon compromesso tra risultato e downtime contenuto.

Rischi e controindicazioni: possibili iperpigmentazione post-infiammatoria, ipocromie rare, eritema prolungato, linee di demarcazione, riattivazione dell’herpes in aree a rischio, infezioni se si manomettono le croste e cicatrici molto rare con parametri eccessivi. Controindicato in caso di infezioni cutanee, dermatiti in sede, acne attiva, gravidanza e allattamento per prudenza, isotretinoina orale recente, cheloidi, immunosoppressione, diabete non controllato e melasma/fototipi scuri abbronzati per rischio discromie. Utile la profilassi antivirale quando indicata e il follow-up programmato.